Voglio aprire un negozio: come faccio?
Nell’ordinamento italiano le attività di commercio sono disciplinate dal D.Lgs 114/98 e per l’esercizio della vendita al dettaglio non è previsto alcun requisito professionale.
La vendita al dettaglio può essere svolta in forma individuale o societaria (società di persone e società di capitali).
Inoltre l’attività può essere costituita in:
- piccole strutture: il locale deve avere una superficie di vendita inferiore a 150 metri quadri, nel caso di Comuni con popolazione residente inferiore a 10.000 abitanti; il locale deve avere una superficie di vendita inferiore a 250 metri quadri, nel caso di Comuni con popolazione residente superiore a 10.000 abitanti;
- medie strutture: il locale deve avere una superficie di vendita compresa tra 151 metri quadri e 1.500 metri quadri, nel caso di Comuni con popolazione residente inferiore a 10.000 abitanti; il locale deve avere una superficie di vendita compresa tra 251 metri quadri e 2.500 metri quadri, nel caso di Comuni con popolazione residente superiore a 10.000 abitanti;
- grandi strutture: il locale deve avere una superficie di vendita superiore a 1.500 metri quadri ma non oltre i 15.000 metri quadri, nel caso di Comuni con popolazione residente inferiore a 10.000 abitanti; il locale deve avere una superficie di vendita superiore a 2.500 metri quadri ma non oltre i 15.000 mq, nel caso di Comuni con popolazione residente superiore a 10.000 abitanti;
- centri/parchi commerciali.
Per aprire un negozio è necessario:
- aprire partita Iva: se scelgo un’impresa individuale userò il Modello AA9/11, se la scelta ricade in soggetti diversi dalle persone fisiche allora userò il Modello AA7/10;
- iscriversi alla Camera di Commercio (CCIAA): per l’impresa individuale userò il Modello I1, per soggetti diversi dalle persone fisiche userò invece il Modello S5;
- scegliere un inquadramento previdenziale e iscriversi all’INPS nella sezione “gestione commercianti”;
- iscriversi all’ INAIL con il rischio operativo per collaboratori familiari e soci partecipanti.
Le documentazioni richiamate devono essere presentate compilando gli appositi moduli informatici contenuti nel software ComUnica entro 30 giorni dall’inizio dell’attività ovvero dalla costituzione della società.
Altri adempimenti
- presentazione, entro 30 giorni dall’inizio dell’attività , della segnalazione certificata di inizio attività (SCIA – esercizi di vicinato), nel caso dei commercio in piccole strutture, al Comune competente il quale ha il compito di riconoscere i requisiti per l’accesso all’attività: la destinazione d’uso e la disponibilità del locale nonché verificare la distanza del locale più vicino in cui viene svolta l’attività della medesima tipologia, indicandone la precisa ubicazione e la titolarità. E’ opportuno precisare che, per tale adempimento, ogni singolo Comune predispone un apposito modulo da compilare;
- presentazione, entro 30 giorni dall’inizio dell’attività , della “domanda di esercizio singolo“, nel caso di commercio in medie e grandi strutture, al Comune competente il quale ha il compito di riconoscere i requisiti per l’accesso all’attività.E’ opportuno precisare che, per tale adempimento, ogni singolo Comune predispone un apposito modulo da compilare;
- presentazione, entro 30 giorni dall’inizio dell’attività , della “domanda di autorizzazione“, nel caso di commercio in parchi e centri commerciali, al Comune competente il quale ha il compito di riconoscere i requisiti per l’accesso all’attività. E’ opportuno precisare che, per tale adempimento, ogni singolo Comune predispone un apposito modulo da compilare;
- Obbligo di dotazione di casella PEC: il DL n. 185/2008 ha stabilito l’obbligo, per le società di capitali, per le società di persone e per i professionisti iscritti in albi o elenchi, di dotarsi di una casella di posta elettronica certificata a valore legale. Successivamente, il DL n. 179/2012, ha esteso tale obbligo anche a tutte le nuove iscrizioni, presso il Registro Imprese, di imprese individuali, a partire dal 20 ottobre 2012.
Nel caso l’attività comporti la manipolazione di generi alimentari vi sono ulteriori obblighi:
- richiesta del libretto sanitario; ovvero sottoscrizione del documento denominato “Norme di comportamento” e frequenza di un corso di formazione previsto da alcune C.C.IA.A.
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