sabato 22 febbraio 2025
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Dopo il divorzio i rapporti patrimoniali tra i coniugi non cessano.

Anche successivamente allo scioglimento del matrimonio la legge riconosce numerosi diritti di natura patrimoniale al coniuge divorziato, primo tra tutti l’assegno divorzile.

Questi viene disposto in favore del ex coniuge che  non abbia i mezzi adeguati o comunque non possa procurarseli per ragioni oggettive, e viene quantificato tenendo conto della durata del matrimonio, delle ragioni della decisione di divorzio, del contributo personale ed economico dato in costanza di matrimonio, del reddito di entrambi.

Con il riconoscimento dell’assegno divorzile, il coniuge divorziato, sempre che non abbia contratto nuove nozze, ha anche diritto ad una quota del Trattamento di Fine Rapporto spettante all’ex coniuge, ed alla pensione di reversibilità connessa al trattamento pensionistico spettante all’ex coniuge,  poi deceduto.

A seguito dello scioglimento del matrimonio il coniuge divorziato perde i diritti successori nei confronti dell’altro coniuge, però, se questi percepisce l’assegno divorzile, qualora versi in stato di bisogno, avrà diritto ad un assegno (vitalizio) posto a carico dell’eredità.

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